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| nome e cognome anche per me
grazie  |
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| che bello, sono contentissima e anche emozionata!
che bel regalo di Natale!
la mia prima vittoria su sps.
come si dice, nelle grandi occasioni, voglio dedicare la vittoria a tutti voi, perché grazie a voi sono "cresciuta",
e quanta strada ho ancora da fare.
ma intanto mi godo questo momento, davanti a Caipi e Arianna (addirittura!) 
complimenti anche a loro e a tutti perché il livello dei racconti era veramente alto
per cui sono doppiamente felice.
grazie a tutti e buon Natale di cuore |
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| ciao
mi è piaciuto questo tuo racconto.
hai scritto molto bene, in modo coinvolgente e lineare una bella storia.
Amo anch’io l’Africa, le sue notti stellate (che non ho più rivisto da nessuna parte)
l’allegria e i sorrisi della gente, la dignitosa povertà e quanto ancora.
Mi è piaciuto come all’affanno necessario e risolutivo della donna
fanno da cornice il sogno del vecchio e quello del bambino.
L’incipit l’ho sentito più forzato (ma quello era) invece l’excipit è perfetto.
sembra quasi che tutta la storia sia stata costruita per avere quell’epilogo.
Molto brava complimenti |
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| Bella! Complimenti Liliana🌷
Votato anch'io 🤗 |
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| ciao
un altro racconto che ha per titolo un nome di donna! Bello,
come la tua storia, che si legge piacevolmente.
Unico appunto nella prima parte:
…il nonno non permetteva a nessuno di toccare i suoi libri,
…nessuno poteva toccare i libri del nonno, divieto assoluto
Il concetto è chiaro. Mi piacerebbe sapere perché l’hai sottolineato più volte.
Il racconto è leggero, ma è più complesso di quello che sembra.
Anna ha sedici anni, il padre dall'altra parte del mondo con un'altra, sembra vivere nell’abbandono e nella solitudine.
Ma così non è.
Vive con la madre che simula tranquillità per i figli (diciamo);
un nonno complice delle sue letture e un’amica del cuore per cui vale la pena vivere.
Valentina non l’avrebbe mai perdonata, rovinarle così le vacanze di Natale con il funerale della sua migliore amica.
E poi si affaccia Nicola, con cui sembra avere molte cose in comune.
Anche per questo trovo che l’excipit sia ben collegato, in fondo poteva andare decisamente peggio.
per cui ottima prova! |
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| ciao
il tuo racconto mi è piaciuto.
il titolo mi ha ricordato il saluto con cui l’annunciatrice Rai introduceva i programmi pomeridiani della tv dei ragazzi.
Quindi, da un’atmosfera serena e tranquilla catapulti il lettore in un pomeriggio “tipo” di un ragazzotto viziato, Massimo, e Lucia, la ragazza drogata e abulica.
Ti confesso che alcuni passaggi mi risultavano poco chiari e ho dovuto rileggerli più volte.
Contro chi tira i sassi Lucia?
Cosa mi rimane? il mondo difficile di due adolescenti, ottimamente caratterizzato anche da un linguaggio forte, legati comunque da complicità e forse anche da amicizia e amore. (Massimo alla fine raggiunge Lucia).
Il mondo vuoto e superficiale dei due adulti fa rabbia.
Tra incipit ed excipit ho trovato perfetto l’aggancio con il secondo, perché ti fa capire che la situazione è quella e non è destinata a cambiare o migliorare.
Complimenti per come hai affrontato il tutto, non era certo facile.
bravo |
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| ciao
inizio racconto, come si dice a Roma, col botto. Tradotto: molto bene.
Man mano che leggevo il tuo protagonista mi diventava antipatico, con la carriera al primo posto.
Ma tanta solitudine e tristezza erano insopportabili anche per lui.
Poi la folgorazione, quella vera, per capire cosa è importante nella vita.
E allora l’epilogo che trovo si cali perfettamente nell’excipit.
Allora ti dico quello che maggiormente mi ha dato fastidio: il continuo cambio dei verbi.
Salti dal passato al presente come un bambino nelle pozzanghere.
Come ti hanno già detto altri, fai attenzione a questi difetti di forma che sporcano la lettura,
che invece in alcuni momenti ho trovato ottima e coinvolgente anche emotivamente.
a rileggerti presto |
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| ciao
mi è piaciuto come hai utilizzato l’incipit per introdurre l’infelicità che accomuna tutta la famiglia di Isolde.
A metà racconto ho sospettato che potesse esserci un capovolgimento di sorti
e questo ha aumentato la tensione, mentre leggevo.
Aspetto linguistico molto buono e i pochi refusi ti sono stati segnalati
Lo stile aulico rivela una buona padronanza di linguaggio e di ricercatezza dei termini.
La memoria è un capriccio suscitato dalla brevità della vita la frase che ho preferito.
Buona descrizione degli ambienti e degli stati d’animo.
Anche l’excipit l’ho sentito azzeccato perché Anthon prova… finalmente quell’appagamento che da sempre gli era mancato.
Vallo a capire, ma è così.
Nel complesso prova superata alla grande. complimenti! |
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| Ciao.
Il titolo di questo tuo racconto mi aveva colpito molto.
Trovo che l’incipit, infatti, si leghi molto bene al resto della storia.
La lettura è scorrevole, piacevole e ben condotta.
Ho sentito più freddo e distaccato l’epilogo, con le frasi finali “appoggiate” all’excipit.
La forma è buona e qualche refuso ti è già stato segnalato.
Nel complesso il racconto non mi è dispiaciuto.
A rileggerti |
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| ciao
racconto essenziale nella sua crudezza che, per contenuti, immagini e scene arriva dritto al lettore.
reale squarcio di una vita, come tante purtroppo, infelice e sottomessa.
Lei abbassava gli occhi o li spostava altrove…
Rende alla perfezione lo stato di frustrazione di una donna maltrattata, fino al punto di credere di “meritare” tanta violenza.
La sopravvivenza la spinge ad andare anche contro se stessa.
Quando ti fai aguzzino contro la tua stessa natura…
Altra violenza, insopportabile anche questa, da cui trae la forza per la sua missione: aiutare altre come lei.
Piaciuto per lo stile asciutto, essenziale, diretto.
complimenti |
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| hong so hong so hong so
ansia, esci da questo corpo!
inviato il mio bicipite, un giorno prima della scadenza!
incredibile...! sto migliorando.
questo posto rende le persone migliori, lo sapevo |
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| | Belli belli! Complimenti per la scelta!👍👏👏👏 |
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| | Tutto ciò mi piace assai😁 |
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| molto bello
mi piace quando le immagini accompagnano le parole |
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112 replies since 24/7/2016
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