Scrittori per sempre

Votes taken by Arianna 2016

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    Forte, la svolta finale. Mi ha colpito perché, da quando sono su facebook, mi sono arrivate tonnellate di richieste di amicizia da parte di uomini sconosciuti, che sul loro profilo hanno una rassicurante foto con un gattino o un bambino. Mi sono informata e ho appunto scoperto questo mondo che non conoscevo, di uomini che abbordano donne online solo per truffarle.
    Triste il modo in cui la necessità di contatto umano e comprensione si scontra con la realtà.
    Una scrittura dolce e limpida. Non mi sono però orientata sempre bene nei tratti in corsivo.
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    CITAZIONE (tommasino2 @ 2/12/2020, 20:33) 
    Questa sera offro io.
    Tutto a posto a casa.
    Un abbraccio.

    Che bello, Tom!
  3. .
    Non so dove tu sia stato, in questi mesi lontano da SPS, o che cosa tu abbia fatto, ma creativamente ti è stato utile, mi sembra. Il tuo racconto mi ha preso. Secondo me hai reso molto bene il disagio adolescenziale, che si manifesta in entrambi i ragazzi, pur nella differenza degli ambienti familiari, e hai reso bene in che modo si traduca in comportamenti. In particolare, certo, è drammatica la situazione di Lucia.
    Non ti sei lasciato andare a inutili fronzoli lessicali. Le emozioni le trasmetti al lettore con la semplice esposizione dei fatti.
    Nel caso tu dovessi fare una revisione futura, per presentare il racconto in altri contesti, l’unica cosa che cambierei sono gli agganci con l’incipit e l’excipit, che percepisco come non perfettamente integrati. Ad esempio, per quanto riguarda l’incipit, l’interrogazione avrebbe potuto essere in Letteratura, motivo per il quale Lucia avrebbe potuto avere in mente l’incipit di Anna Karenina. Invece, cambierei proprio l’excipit, perché il senso di drammaticità che hai costruito nel racconto si perde. Comunque, appunto capisco che l’esigenza, in questo contesto, era usare uno degli excipit.
    Il racconto è ben scritto.
    Ti segnalo solo:
    Si forzò a guardare= di guardare

    «Solo cazzate!» Sentenziò
    subito!» Urlò
    Qui tu hai preferito la maiuscola dopo il discorso diretto, anche se hai due verbi con cui puoi usare la minuscola. Ho scritto la stessa cosa a Kiriku, e lei mi ha precisato che un editore le ha espressamente chiesto questo, cioè di usare la maiuscola se la frase del discorso diretto termina con un punto; un altro, invece, le ha mandato un prontuario di formattazione editoriale, con le regole seguite dai principali editori, in cui invece si usa la minuscola, se il termine appartiene al vasto campo del dire e affini. Io, sinceramente, preferisco e continuerò a usare questa modalità, che mi sembra in generale più coerente, però appunto forse tu hai seguito l’altra strada.

    Bravo, Achille, un buon lavoro!
  4. .
    Prima di commentare, una domanda: il tuo nick viene dal lungometraggio “Kiriku e la strega Karabà”?
    Il che sarebbe in sintonia con il racconto ambientato in Africa.
    Racconto molto piacevole che, pur nel suo procedere in modo piano e senza scossoni, mi ha preso e mi ha fatto arrivare bene in fondo: in particolare, mi piace come hai realizzato il rapporto tra il vecchio e il ragazzo.
    Bene integrati incipit ed excipit, anche se decisamente preferisco il modo in cui è saltato fuori l’excipit.
    Scrivi bene, con padronanza e naturalezza.
    Hai un ondeggiamento in alcuni punti nella chiusura del discorso diretto; alcune volte hai usato l’ortografia corretta, che richiede la minuscola se la parola che viene dopo il segno di dialogo chiuso è un termine come dire, affermare, chiedere, esclamare e tutta la variegata casistica affine; due volte, invece, ti è scappata la maiuscola:
    “Kenya?» Chiese Kofi”= chiese
    “questo?» Chiese”= chiese
    Invece, non ho mai trovato in alcun libro pubblicato l’uso del trattino finale al posto dei tre puntini di sospensione, che mi sembrano più corretti:
    “turistici locali che-»”= che…
    “Signore, io-»”= io…
    Ti è scappata la punteggiatura del discorso diretto anche qui:
    “gli sorrise «un omaggio”= gli sorrise: «Un omaggio
    Comunque, ribadisco che mi piace come scrivi.
    Ottimo lavoro.
  5. .
    Perfetto, grazie!
  6. .
    Al momento, i miei incipit papabili sono il 2 e il 5. Tra gli excipit, tutti belli, i miei preferiti sono l'1, il 2 e il 4. Credo che si capisca che sono ancora un po' indietro... :picnic.gif:
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    Vi dirò che la faccenda è intrigante... :super-onion-smiley-114.gif:
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    Sempre più difficile!
    Se capita in un buon momento, come tempi, mi sa che ci provo.
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    Sempre più attuale, in questi tempi sempre più apocalittici. Va be', speriamo di durare ancora un po' e di fermare in tempo il declino (ma, in effetti, non so).
    Ben scritto, abbastanza angosciante.
    Bella l'idea del palloncino, rende molto anche il senso di ineluttabilità della fine.
  10. .
    CITAZIONE (Arianna 2016 @ 4/10/2020, 23:23) 
    CITAZIONE (mangal @ 4/10/2020, 20:18) 
    non mi spiacerebbe sapere se avete gradito il concorso.
    o preferite il 100 classico.
    me lo dite, per piacere?

    A me è piaciuto, sia per le 200 parole che per l'utilizzo dei versi delle canzoni. Si potrebbero usare anche versi di poesie (qualche bella citazione dantesca, "fatti non voste a viver come bruti", "non ti curar di loro, ma guarda e passa", quella sul salire e scendere le altrui scale, che ora non ricordo, ecc. ecc., un bel 200 dantesco... :) )

    Mi piace anche il 100. Sono due cose diverse: 200 parole, è implicito, danno più spazio per la narrazione. Però anche col 100 si sono scritte belle cose.

    Poi, 1321-2021: un bel 700 anni dalla morte...

    Amplio l'idea. Un concorso tipo TAS, per racconti di quella lunghezza, autoconclusivi oppure uniti in una trilogia, a tema dantesco, Divina Commedia: tre step, Inferno, Purgatorio, Paradiso. In ogni step, un tot numero di citazioni della relativa cantica tra cui scegliere come traccia.
    Una moderna Divina (Umana) Commedia.
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    Complimenti, Fausto: quest'anno non ti fermi più!
    Fortissimo, così si fa!
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    Complimenti anche a Esterella!
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  12. .
    Qualche virgola in più aiuterebbe la fruibilità del racconto, che mi ha richiesto alcune letture, per capirne bene il senso.
    Non ho invece capito il collegamento con il brano della canzone.
    Alcuni passi sono interessanti e originali (guardo la fila come una rata da pagare, la tribolazione diventa dono).
    Nel complesso, mi rimane un senso di grande malinconia.
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    Sono davvero contenta, Fausto! :emoticons-saluti-6.gif?w=593:
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    Ma che bello, Patrizia! Sono davvero super felice per te! Una grande emozione, davvero. Tra l'altro, il tuo è un genere "che tira", per cui, chissà… ad maiora…
    Avevo notato nell'ultimo anno una maggiore "pulizia" nella tua scrittura: ora capisco che probabilmente il lavoro di affiancamento all'editing del libro ha contribuito a modificare anche l'occhio con cui rileggi i tuoi scritti.
    Brava!
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    Brava, Stefia! :emoticons-saluti-6.gif?w=593:
235 replies since 27/9/2016
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