Scrittori per sempre

Votes given by Stefia

  1. .
    Io penso propendano per nome e cognome. La gloria poco s'abbina con l'incognito =) =)
  2. .
    :emoticons-saluti-6.gif?w=593: anche tu. Scrivere in modo leggero e far divertire il lettore è una cosa difficile, molto più difficile che smuovere emozioni “piagnone”... il tuo è un racconto divertente!
  3. .
    Che dire adesso che le votazioni sono finite e tutti aspettiamo il risultato?

    Grazie a tutti quelli che hanno partecipato e commentato questo mio scritto!
    Mi sono davvero divertito a mettermi in gioco e già non vedo l'ora di farlo nuovamente.
    Che vinca il migliore!
  4. .
    Che bel modo di iniziare le vacanze!
    Per molti scritti ho già un idea chiara di come votare!
    Mi sa che qualcuno mi toccherà rileggerlo, o almeno consultare per bene i commenti recenti.

    Buon voto e buone feste a tutti!
  5. .
    Racconto davvero divertente, scritto in modo scorrevole, che si lascia leggere con grande piacere. Non è il mio genere preferito ma questi sono solo gusti personali, a parte un paio di refusi da poco ti faccio i miei complimenti, mi hai fatto sorridere. Brava.
  6. .
    [/QUOTE]
    Si ha tempo fino a stssera x commentare; poi un.po di tempo per controllare quali sono i racconti ammessi e quali esclusi (nel caso ce ne.siano altri oltre a quello gia indicato) e poi apriranno il thread delle votazioni
    [/QUOTE]

    Grazie mille, Stefia!
  7. .
    Beh... siamo in dirittura d’arrivo.
    Mi sento di fare qualche considerazione schematica su questo bellissimo contest:
    1 - Sps c’è! è vive di autori capaci di confrontarsi e aiutarsi reciprocamente
    2 - Sps c’è! Molti nuovi ingressi dimostrano la capacità di attrarre penne interessanti e motivate. Una vera linfa e ricchezza per tutti
    3 - Sps c’è! e, nonostante l’anno di m... sotto vari punti di vista, non dimostra affatto la sua età, ma ha lo slancio di un atleta alla partenza.

    Comunque vada Sps è e rimarrà per sempre una esperienza che mi ha fatto crescere (oltre che conoscere una bella quantità di belle persone e buone amicizie) dal punto di vista della scrittura. Per cui avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.
  8. .
    Un racconto lineare, pulito da fronzoli, secco e diretto a spiegare il perché della storia. La trama si svolge in maniera automatizzata, quasi meccanicamente e si beneficia delle proposizioni ben gestite e per nulla arzigogolate. Quando si sceglie di narrare in questo modo tale tipo di scrittura necessità assolutamente di chiarezza e facilità di lettura e tutto ciò è ampiamente rispettato.
    Spesso nella chiarezza d'esposizione risiede il pregio maggiore e non sempre la semplicità è sinonimo d'incapacità, anzi...
    Che bei tempi quelli delle cambiali e di coloro che rincorrevano il creditore per un rinnovo, pregandolo di non scontare sta benedetta cambiale.
    Un intera generazione ha vissuto con questo metodo di pagamento che in fondo aveva la sua ragione anche nelle marche da bollo che parevano quell'accento di poesia che allo Stato non manca mai quando si tratta di suggere del buon sangue dal cittadino probo e pure dal cittadino improbo.
    Complimenti bella prova!
  9. .
    Comincio a preoccuparmi... Mi chiamo Gian, a volte uso il gel per capelli, ho un tv 70 pollici e la mia aura e blu con riflessi verde smeraldo...
    Mah...
    Trama ben ideata e si percepisce nel finale dove conclude il suo vedere dal lato femminile, un connotazione voluta dell'universo maschile nel suo aspetto più superficiale che spesso appare sul davanzale dell'edonismo. Non so se questi uomini siano profondi o solo esteriormente colmi del loro vuoto oppure ragionino solo con attributi e contributi. La trama va deve deve e la narrazione scorre piacevolmente attraverso le scene che si susseguono e che mettono in risalto quanto si possa scoprire di se stessi... anche quei lati celati che nemmeno noi sospettiamo d'avere. Un bel raccontare che va premiato!
  10. .
    CITAZIONE (Stefia @ 1/12/2020, 10:29) 
    D'accordo che gli uomini con i colori non vanno molto d'accordo, ma è la prima volta che leggo "color viola vomito".
    Ho sentito di un verde vomito, ma viola? ;)

    A Milano lo chiamano "Trà su de ciucch" vomito di ubriaco.
  11. .
    Corridoio, muri e crepe e muratori... siamo in una scuola, sì, ma quale? Io ero lì e mi chiamo vita e tu che scrivi sei così presa dal tuo lavoro che il corridoio non porta dove vorresti, non conduce ma ti conduce in modo quasi forzato, abulico, inerme e tu intanto cominci a chiederti, a cercare quelle crepe che qualcuno ripara in fretta, cerchi i tuoi sogni e li rendi vivi nel tuo io.
    Intanto il Supervisore decide che questa è la tua vita, ma tu cerchi la porta che sveli ciò che cerchi e ciò che cerchi è il sunto di tutto il pensiero scibile e non scibile, quello che genera sogni e mostri, quello che difficilmente mostri e del quale nulla vorresti mostrare... Sei chiusa tra corridoi e crepe e non apriresti facilmente porte che non esistono, eppure le vuoi aprire per sfuggire alla supervisione immateriale del tuo mondo materiale che ti confina spesso in stanze e corridoi e allora non resta che aprire quella porta, che la tua anima sempre aveva voluto nascondere alla tua visione interiore. È siamo con te... a percorrere corridoi, a veder turare crepe, a cercare porte dentro di noi...
  12. .
    Un racconto veloce e molto ironico con una chiusura telegrafata ma va bene così. Segnalo il settimo excipit identico. Mi fa pensare alla fatica di chi ha cercato tutti gli altri excipit se questo è diventato quello più usato. Scusami Stefia se sono uscito dal commento a te dedicato. Il tuo racconto mi è piaciuto moltissimo e quando hai parlato della speed date con quel tavolo con tutti i concorrenti mi son chiesto come avresti fatto a farli passare tutti. Te la sei cavata alla grande. Comunque sia: quando torni a Firenze chiamami! Porta pure chi vuoi. Un abbraccio. <3
  13. .
    Ciao Stefia,

    gran bella lettura la tua. Semplice, è vero, ma ha ritmo e fila via veloce senza intoppi. La definirei una lettura proprio gustosa.
    Quando Antonella si siede al tavolo di Clara si intuisce come andrà a finire, ma questo non toglie comunque nulla alla storia.
    Voglio sottolineare questo passaggio che mi è piaciuto particolarmente:Non serve che tu ci creda: l’aura esiste a prescindere. Non è che se tu non credi alla forza di gravità, per questo te ne andrai in giro svolazzando a mezz’aria come un palloncino.
    A fine lettura mi sorge una sola domanda: Come cavolo ha fatto Clara a resistere a Gianni? Si organizzano addirittura dei charter da fuori per permettere alle sue spasimanti di andarlo a conoscere. Va bè, me ne farò una ragione ;P
    Racconto piaciuto, che rientra nella mia lista di finalisti. E qui cominciano i problemi, perché sono una decina.

    Era un pò che non partecipavi più e mi ha fatto piacere rileggerti.
  14. .
    Mi sono immaginato tutto alla perfezione: Nicola che vestito di tutto punto va a prendere le brioches da Pier, poi passa in ferramenta, fa lo splendido e a Fausto gli prudono così tanto le mani che ha voglia di affibbiargli una catenata nella schiena. =)
    A parte tutto la prima parte mi è piaciuta molto, mi ha davvero divertito, soprattutto la contrapposizione tra le battute e le considerazioni oscene di Nicola e le reazioni e i pensieri dei commercianti.
    Il cambio di scenario della seconda parte ci sta, mi piace, però non mi convince pienamente il finale. È un pò telefonato, perché sapendo che Fausto porterà la catena a domicilio si intuisce quale sarà l'epilogo. Anche il fatto che Fausto chiami i carabinieri perché nota la porta del garage aperta è piuttosto sbrigativo.
    Forse la scelta più d'impatto per una resa finale maggiore sarebbe stata quella di sacrificare il lieto fine, ma ognuno giustamente fa finire le proprie storie come vuole.

    CITAZIONE (tommasino2 @ 30/11/2020, 16:53) 
    Il mio disagio ha una origine incerta, ma disagio è.
    Non riconosco più Ecly, qui sembra qualcun altro pure nella prima parte del racconto, quella divertente.
    Forse sono solo arrabbiato perché Nicola e Fausto hanno avuto il loro cammeo e a me niente.
    Al di là delle mie perplessità il racconto è scritto bene.
    Nicola lo riempie bene con il suo canto, per certi versi orribile.
    Ben ripagato dallo scherno di Laura, Nicola abbocca alle sue sdolcinatezze farneticanti.
    Tutto finisce in malora, giustamente.
    E a me resta il 'Dubbione'.
    Era Ecly, o no?

    Tom, ti sei dimenticato del gustoso cameo di Pier, versione pasticcere. Nicola poi altro che cameo, attore protagonista =)
  15. .
    Non so dove tu sia stato, in questi mesi lontano da SPS, o che cosa tu abbia fatto, ma creativamente ti è stato utile, mi sembra. Il tuo racconto mi ha preso. Secondo me hai reso molto bene il disagio adolescenziale, che si manifesta in entrambi i ragazzi, pur nella differenza degli ambienti familiari, e hai reso bene in che modo si traduca in comportamenti. In particolare, certo, è drammatica la situazione di Lucia.
    Non ti sei lasciato andare a inutili fronzoli lessicali. Le emozioni le trasmetti al lettore con la semplice esposizione dei fatti.
    Nel caso tu dovessi fare una revisione futura, per presentare il racconto in altri contesti, l’unica cosa che cambierei sono gli agganci con l’incipit e l’excipit, che percepisco come non perfettamente integrati. Ad esempio, per quanto riguarda l’incipit, l’interrogazione avrebbe potuto essere in Letteratura, motivo per il quale Lucia avrebbe potuto avere in mente l’incipit di Anna Karenina. Invece, cambierei proprio l’excipit, perché il senso di drammaticità che hai costruito nel racconto si perde. Comunque, appunto capisco che l’esigenza, in questo contesto, era usare uno degli excipit.
    Il racconto è ben scritto.
    Ti segnalo solo:
    Si forzò a guardare= di guardare

    «Solo cazzate!» Sentenziò
    subito!» Urlò
    Qui tu hai preferito la maiuscola dopo il discorso diretto, anche se hai due verbi con cui puoi usare la minuscola. Ho scritto la stessa cosa a Kiriku, e lei mi ha precisato che un editore le ha espressamente chiesto questo, cioè di usare la maiuscola se la frase del discorso diretto termina con un punto; un altro, invece, le ha mandato un prontuario di formattazione editoriale, con le regole seguite dai principali editori, in cui invece si usa la minuscola, se il termine appartiene al vasto campo del dire e affini. Io, sinceramente, preferisco e continuerò a usare questa modalità, che mi sembra in generale più coerente, però appunto forse tu hai seguito l’altra strada.

    Bravo, Achille, un buon lavoro!
481 replies since 29/9/2016
.