Scrittori per sempre

Votes taken by Petunia

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    Che dire? Ringrazio tutti per i commenti che, devo proprio dirlo, mai erano stati così positivi fino ad ora e questo, è facile da intuire, mi fa molto piacere. È l’ennesima dimostrazione che frequentare sps aiuta a migliorare. Sì,Leroux- ho cominciato il mio percorso come regina dei refusi e pian piano ho cercato di correggermi. Grazie alle bacchettate degli spssini. Love all.
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    Beh... siamo in dirittura d’arrivo.
    Mi sento di fare qualche considerazione schematica su questo bellissimo contest:
    1 - Sps c’è! è vive di autori capaci di confrontarsi e aiutarsi reciprocamente
    2 - Sps c’è! Molti nuovi ingressi dimostrano la capacità di attrarre penne interessanti e motivate. Una vera linfa e ricchezza per tutti
    3 - Sps c’è! e, nonostante l’anno di m... sotto vari punti di vista, non dimostra affatto la sua età, ma ha lo slancio di un atleta alla partenza.

    Comunque vada Sps è e rimarrà per sempre una esperienza che mi ha fatto crescere (oltre che conoscere una bella quantità di belle persone e buone amicizie) dal punto di vista della scrittura. Per cui avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.
  3. .
    :emoticons-saluti-6.gif?w=593:
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    Brava👏👏
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    Votato anche io👏👏👏 la tua lingua è musicale e tu sai valorizzarla. Brava!
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    Ciao Conrad

    Il tuo racconto mi ha impegnata un bel po’ nella lettura e rilettura. E rilettura.
    A partire dal titolo il cui significato, tuttora, resta piuttosto oscuro.
    La vita di Dean in qualche modo ti ha fatto uscire da uno stato di depressione, Dean non si nasconde come fa il protagonista, al contrario si espone. Lo ammira.
    CITAZIONE
    lui trovava sempre il modo di cadere in piedi, non annaspava come tutti gli altri. In qualche modo conservava intatto il sorriso, come protetto da un segreto sortilegio.

    La formattazione è un gran problema e rende la lettura e la comprensione ancora più ostica.

    CITAZIONE
    vita migliore.
    “Mi aggiorni”. “Certo maggiore Carl.

    Qui, se non ho capito male, comincia un flash back.
    Sarebbe stato indispensabile mettere almeno una doppia interlinea.
    CITAZIONE
    Alla radio non si faceva che parlare del attentato alla vita del tenente colonnello delle SS Kurt Lischka. Quest’ultimo fu immediatamente portato in ospedale,

    Costruzione verbale errata.
    Alla radio non si faceva che parlare dell’attentato alla vita del tenente colonnello delle SS Kurt Lischka. Quest’ultimo era stato trasportato immediatamente in ospedale

    CITAZIONE
    “Ragazzi risparmiate le energie per i nazisti” intervenne Dean.

    Qui compare un narratore esterno... ma non era Dean a parlare?

    CITAZIONE
    Lo sguardo del professore cadde sul volto di Dean

    il racconto parte con un io narrante perchè introduci un narratore così, su due piedi?

    Altri aspetti ti sono già stati segnalati.

    Alla fine, te lo confesso, non sono affatto riuscita a penetrare il “segreto” di Dean e, se la parte iniziale, pur penalizzata da una formattazione a “muro di parole”, mi aveva catturata, successivamente mi ha completamente mandata fuori dai binari. A furia di dovermi concentrare per riannodare i fili, mi sono persa.
    Mi spiace, non la trovo una prova convincente.
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    Posso unirmi per festeggiare?
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    CITAZIONE
    Adelaide non cerca mai i segni sul corpo, i segni sul corpo si nascondono, si nascondono sempre, e quando fai parte di una famiglia infelice non vuoi che la gente lo sappia, come se il solo farne parte fosse una colpa, una vergogna da nascondere, un segreto da non svelare a nessuno.

    In questo periodo c’è il core della storia. Dal letame nascono i fior cantava De André. È così per Adelaide.
    Scrivi spesso di dolore/amore, lo trovo nelle tue intense poesie e in altri scritti che ho letto di te.
    Donne ingannate, violentate, deluse: donne capaci di reagire e di trovare il modo di trarre dalle esperienze più devastanti la forza di mordere ancora la vita e di essere monito e aiuto per altre donne.
    Perchè certe cose non dovrebbero succedere mai. Perchè non tutte hanno la forza di Adelaide.
    Grazie per avercela mostrata. Nuda e cruda, resiliente alla peggior bruttura che possa capitare nella vita di una donna.Una combattente.

    CITAZIONE
    E lei si era accorta che voleva farlo, voleva vivere

    Qui manca il punto finale.

    Incipit ed excipit ben integrati nel testo.
  9. .
    Descrivere le atrocità utilizzando un lessico duro e tagliente è quello che ti aspetti:l’inatteso è utilizzare le parole e le immagini più delicate. Questo contrasto tra la levità delle parole e la crudezza delle situazioni è ciò che colpisce di questo racconto. Non c’è bianco senza nero.
    La storia è quasi atemporale non riesco a collocarla in un contesto attuale nonostante tu parli del mondo della moda. Potrebbe essere la storia di una geisha tratteggiata a china, o di una donna di qualsiasi epoca.
    Hai uno stile riconoscibile e questo è un gran pregio.
    Incipit ed excipit fanno saldamente parte del racconto. Complimenti.
  10. .
    Ho sempre pensato che le prime esperienze d’amore fossero più difficili per i ragazzi che per le ragazze.
    Forse perché ho sempre immaginato che i ragazzi dovessero sempre dimostrare di più, di essere “portati” per certe cose. Tu hai confermato questa mia convinzione adolescenziale, solo che i tuoi “ragazzi” oltre avere gli ormoni a palla, avevano anche un cuore. E mi è piaciuto vederlo.
    Faccio un mezzo sorriso, tipo quello che accompagna i non vedenti per farsi perdonare di essere ciechi.
  11. .
    Una storia potente, una scossa che arriva dritta dove deve. Si può dire bella di una storia che parla di tanto squallore e degrado? Sì, io credo proprio di sì.
    Ottima la caratterizzazione dei personaggi, la descrizione degli ambienti e soprattutto degli odori che filtrano dalle parole e rendono un gran servizio alla lettore. Ci si immedesima leggendo. La scrittura è pulita ed essenziale non affonda mai la lama, tanto la situazione è già di per sé eloquente.
    Mi è piaciuto moolto
  12. .
    Gotica e sensuale al punto giusto. Un utilizzo davvero originale degli incipit ed excipit proposti.
    Un racconto che si stacca dal coro, nell’insieme piuttosto mesto, e che propone un genere che compare davvero poco da queste parti. Ti devo dire che mi è davvero piaciuto e che ho trovato molto buona anche la scrittura. Ho apprezzato la cura nelle descrizioni e nella scelta delle parole. Sono i dettagli che fanno la differenza a volte come quel un fazzoletto ricamato ed arrossato dalla tosse
    Un unica cosa non mi torna tanto all’interno della storia. Quando dici: Poche gocce dalla vecchia fiala e la ragazza si sarebbe svegliata a mattino inoltrato, quando lui sarebbe stato ben lontano. Il “fatto” è già successo, dunque perché servirsi della fiala?
    Per il resto la storia è stata una piacevole scoperta.
  13. .
    Ciao Giancarlo.
    Grazie per averci regalato questa “sferzata” di gioventù. Ricordo perfettamente quegli anni ottanta e la magia travolgente del primo innamoramento. Con la tua abilità sei riuscito a riprodurre quelle emozioni e a farmele rivivere. Compresa la prima grande delusione che ha sancito l’ingresso nel mondo degli adulti.
    CITAZIONE
    Il mare pareva divorare le enormi pietre che costituivano il perimetro della diga, mentre al suo interno le barche ondeggiavano ritmicamente seguendo le folate impetuose del grecale, gli spruzzi d’acqua salivano sin sulla strada e il freddo tagliava labbra e viso donando un aspetto rossiccio e screpolato…
    Le nostre mani erano unite e i nostri occhi non riuscivano a scrollarsi e nemmeno a vedersi chiusi per la passione e per la sabbia mista al sale marino che ci inondava, lì fermi su quella diga.
    Pensavo, credevo nell’amore eterno, nei pupazzi di peluche, negli sguardi profondi, nella vita, nelle conchiglie di mare, nelle clessidre che rivoltano solo momenti felici.

    Tutto questo passaggio è pura poesia.
    Non mi deludi mai Gian.
  14. .
    Ciao Molli.

    Prima di tutto complimenti per la scelta del genere letterario. Sarebbe piaciuto anche a me scrivere un racconto storico, ma non ho trovato l’aggancio. Perfetto il tuo che scivola leggero e senza scosse, come se fosse la naturale prosecuzione della storia.

    Il racconto si dipana in tre momenti ben definiti anche graficamente dalla spaziatura.
    Nella prima parte ci trasporti all’interno di una cena di gala di altri tempi. Quasi una operazione alla Franco Zeffirelli. In questa parte ti consiglierei di utilizzare gli stessi nomi per i personaggi. Mi spiego: a volte usi il cognome, a volte il nome e il risultato è che la lettura rallenta un attimo per cercare di mettere a fuoco i vari soggetti.
    È un compito ingrato quello di riprodurre uno stile di scrittura ottocentesco. Il risultato non è sempre ottimale. Forse potevi mantenere uno stile moderno e fresco piuttosto che infarcire il testo di parole un po’ desuete, ma questo è ovviamente per mio gusto.
    Nella parte centrale ci trasporti nella fase preparatoria della battaglia dove traspare l’atteggiamento arrogante di Napoleone, si uro di una vittoria facile.
    Alla fine ci mostri un Napoleone vinto, ma non sconfitto donandogli anche una pennellata di umanità.

    Ti segnalo qualche termine che a mio avviso potresti rivedere:

    CITAZIONE
    Tra gli invitati serpeggiava il buonumore

    il buonumore aleggia non serpeggia


    CITAZIONE
    Fuori, grosse nuvole nere incombevano minacciose nel cielo tempestato di stelle

    eh eh eh... con le nuvole nere e grosse è difficile vedere un cielo tempestato di stelle... parola di astrofila!

    CITAZIONE
    squillante amarezza.

    anche qui non suona bene. è un ossimoro che per conto mio non funziona. Al momento non mi viene in mente una sostituzione da proporti. Casomai te lo dirò in seguito.

    CITAZIONE
    financo

    Questo financo è un esempio di quello che ho scritto nel commento. Serve riprodurre una scrittura così fuori dal tempo?

    CITAZIONE
    Il concentramento di queste sensazioni

    Concentramento... mmmm non mi piace. Al limite “il concentrarsi di queste sensazioni”

    CITAZIONE
    Ricordava bene tutto l’ottimismo che aveva coltivato, la sicurezza che era riuscito ad infondere ai suoi ufficiali, ai suoi soldati. Uomini che impavidi andavano incontro alla morte in una battaglia già vinta.

    In questa frase si percepisce il senso, ma la costruzione è un po’ faticosa. Gli uomini andavano incontro alla morte più che impavidi direi inconsapevoli. Non sprezzavano il pericolo, piuttosto lo sottovalutavano perché indotti dal loro imperatore a credere di essere forti e invincibili.

    Buono l’aggancio con l’excipit.

    A leggerci!
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    Ho trovato questo racconto leggero come un film natalizio. Una ragazza che gioca al tiro alla fune: da una parte rimane ancorata agli affetti, al nonno, la madre, le tradizioni, al centro il disagio di diventare adulta rendendosi conto che i genitori non sono eroi e hanno i loro difetti, all’ altro capo della fune, gli ormoni che cominciano a pretendere la loro dose d’amore, meraviglioso all’inizio. Avrei azzardato un’età diversa direi più quattordici che sedici. Le sedicenni di oggi mi sembrano già molto più scafate.
    L’aggancio con l’incipit c’è, quello con l’excipit l’ho sentito un po’ forzato, forse perché non ho creduto neppure per un attimo alla possibilità di un tragico epilogo.
    Scrittura da mano esperta.
263 replies since 30/9/2018
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