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| Un altro bel cento! Un racconto proprio brillante il tuo, partorito sicuramente da una mente perversa (in senso buono, ci mancherebbe!) che riesce a fare della fantasia un'arma vincente. Davvero, i miei complimenti! |
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| Intimo e intimista, decadente ed ermetico. Davvero bello, nella sua tristezza. Complimenti |
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| Troppe imperfezioni per un cento che soffre del poco spazio che ha a disposizione. La trama non c'è, e se c'è è sviluppata solo in minima parte. Il terrazzo è decisamente marginale nell'economia del 100. L'ho riletto te volte e tutte e tre le volte mi hai perso, autore. |
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| Non l'ho apprezzato molto. Non riesco a farmi piacere i cento che raccontano poco. Spesso si finisce per costruire non racconti, ma saggi e piccole riflessioni senza una vera trama. |
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| Bellissimo questo cento, che è poi un fatto di cronaca che racconta gli ultimi istanti di vita di un uomo che amo tantissimo artisticamente e che ha fatto della libertà la bandiera di tutta la sua esistenza. Ha sempre vissuto in modo libero e coerentemente ha scelto quando e come morire. Bravo l'autore a utilizzare entrambi i temi proposti. |
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| Ben scritto, ma forse architettato non egregiamente: troppe immagini e poca trama. L'intreccio del racconto fa da cornice, così come fa da cornice il tema scelto. Non ho capito se mi sei piaciuto o meno. |
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| Una trattazione leggera del tema della truffa. Buone le intenzioni, buono l'uso dell'elemento della scadenza come pretesto per fregare il povero albergatore. Un pochino contorto il finale, forse troppo compresso dal limite delle cento parole. Comunque scritto bene. |
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| L'elemento della scadenza offre l'escamotage per il colpo di scena che chiude il racconto. Francamente non capisco il perché della scelta di tutti questi a capo. A mio avviso spezzano la lettura e rendono il testo frammentario...e non li trovo utili ai fini del racconto. Una scelta stilistica a me incomprensibile. Toglierei la virgola dopo "passò". |
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| Un bel cento fantascientifico. L'elemento della terrazza, a mio avviso, non è centrale nell'economia del racconto. Potrebbe tranquillamente essere una finestra, un buco nella parete o lo spioncino di una porta dalla quale il protagonista poi uscirà e non cambierebbe nulla. Non ci sono refusi e la lettura scorre bene. Un velo di malinconia attraversa lo scritto. |
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| Siete fuori...come una terrazza! XD |
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| Caffè doppio, grazie... e un prosecco! |
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| Auguri! |
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