Scrittori per sempre

Posts written by Byron.RN

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    CITAZIONE (Dafne @ 2/1/2021, 13:33) 
    CITAZIONE (Byron.RN @ 2/1/2021, 13:29) 
    Io penso propendano per nome e cognome. La gloria poco s'abbina con l'incognito =) =)

    Esatto! Per me va bene il Nick... ;)
    Nel senso che non ho granché di cui gloriarmi... Lasciamo che ci metta la faccia Dafne, lascio la gloria a lei... ;)

    L'ho fatto di proposito, sapevo avresti risposto così.
    Mi stupisce solo che hai lasciato passare ben 4 minuti 3_3
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    Io penso propendano per nome e cognome. La gloria poco s'abbina con l'incognito =) =)
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    Nome e cognome
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    Ciao Petunia,

    mi hai fatto un gran bel regalo con questo primo posto e io non sono stato capace(anche se per un'inezia) di metterti fra i cinque. E come ho scritto meritavi di essere nei cinque. Probabilmente se rivotassi altre cinque volte otterrei sempre cinque classifiche diverse.
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    1A POSIZIONE UNA LUCE NEGLI OCCHI(ESTERELLA)

    2A POSIZIONE ROSE NERE(NOVELLE VESPIRIANE)

    3A POSIZIONE CANZONI(TOMMASINO)

    4A POSIZIONE E VISSERO PER SEMPRE FELICI E CONTENTI(CAIPIROSKA)

    5A POSIZIONE DUE AUREE(STEFIA)

    Meritevoli di entrare in classifica anche MIRNA LIVIA E L'UOVO A COLORI, DUSTIN E L'AMORE,ZAMANI. Ho deciso tutto con l'ultima lettura, premiando chi mi aveva trasmesso quel pizzico di sensazioni in più. Fosse stato per me comunque questi 8 racconti li avrei portati tutti quanti a punti.
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    Grazie a tutti per i bei commenti che mi avete regalato.
    Mi sto facendo intrigare da quanto mi hanno scritto Eleonora e Caipi sull'ampliare la stesura. Una novella lunga potrebbe essere un giusto spazio per questa storia.
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    Brava Speaking Flower
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    C'è qualche refuso di troppo da mettere a posto ma è un buon racconto.
    Mi sono rovinato un pò la sorpresa perché col secondo messaggio Lui aveva detto proprio quello che il suo cuore voleva sentire e che la sua ragione temeva. successivo all'affermazione di Marcus a cena risulta evidente che sia la mogie a lasciare al marito quegli "indizi".
    Forse questa cosa potevi nasconderla di più, a meno che non avessi nessuna ambizione di celare nulla.
    La cosa che mi stona è il riferimento alla calligrafia di Adele; mi pare di aver capito che abbia dissimulato la sua scrittura per mandare i messaggi e che abbia riproposto la stessa calligrafia nel messaggio sul frigorifero. Confesso di non aver mai provato a camuffare la mia grafia e non so quanto sia naturale, facile o difficile, però mi fa strano che un marito non riesca a trovare qualcosa di familiare nelle parole scritte dalla propria moglie, per quanto siano alterate. Ma forse sbaglio io.
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    Ciao Stefia,

    gran bella lettura la tua. Semplice, è vero, ma ha ritmo e fila via veloce senza intoppi. La definirei una lettura proprio gustosa.
    Quando Antonella si siede al tavolo di Clara si intuisce come andrà a finire, ma questo non toglie comunque nulla alla storia.
    Voglio sottolineare questo passaggio che mi è piaciuto particolarmente:Non serve che tu ci creda: l’aura esiste a prescindere. Non è che se tu non credi alla forza di gravità, per questo te ne andrai in giro svolazzando a mezz’aria come un palloncino.
    A fine lettura mi sorge una sola domanda: Come cavolo ha fatto Clara a resistere a Gianni? Si organizzano addirittura dei charter da fuori per permettere alle sue spasimanti di andarlo a conoscere. Va bè, me ne farò una ragione ;P
    Racconto piaciuto, che rientra nella mia lista di finalisti. E qui cominciano i problemi, perché sono una decina.

    Era un pò che non partecipavi più e mi ha fatto piacere rileggerti.
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    Come hanno detto molti è bello leggere anche qualcosa di leggero e di simpatico, per distrarsi e dimenticare drammi e problemi.
    Tu con questo racconto ci riesci alla perfezione, regalando al lettore qualche minuto di puro relax.
    Io sono più per il partito dei cani, ma il tuo Dustin è molto simpatico e mi ha quasi fatto venire voglia di avere un gatto in casa.
    Alla fine Dustin con Lorenzo ha trovato un compagno di giochi, ma credo che le sue abitudini siano parecchio cambiate e col senno di poi penso che non gli dispiacerebbe tornare indietro nel tempo, quando in casa c'erano solo lui e il suo padrone.
    Grazie per la lettura bella e rilassante.
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    Ciao Bos,

    ciò che mi piace di questo racconto è la rinascita di Adelaide dopo essere passata per l'inferno.
    E non parlo di inferno a caso, perché lei si sente dannata, maledetta, e non per la violenza che ha subito, ma per essersi difesa e aver ucciso un'altra persona, violentando la sua indole, la sua stessa essenza.
    Per cercare di trovare la sua salvezza, tacitare la sua dannazione, Adelaide mette la sua esperienza al servizio delle altre, evitando che possano conoscere l'abisso in cui lei è caduta.
    Salvando le altre Adelaide salva se stessa e prova a rinascere.
    Ti faccio una domanda: perché hai optato per una sorta di flusso visto dall'esterno?
    Avevi pensato a farci vedere Adelaide che lavora sul campo? Che prende sotto la sua protezione quelle donne bisognose del suo aiuto?
    Non so, è un'idea che mi sono fatto, vederla all'opera forse avrebbe potuto essere una scelta ancora più incisiva.
    Comunque anche così una prova molto intensa.
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    Ciao Leroux,

    uno stile lineare, pacato, tranquillizzante quasi, che viene poi scombussolato col sussulto finale.
    Ha tutti gli effetti è un flash inaspettato, che da al tuo racconto quel guizzo che ci sta sempre bene.
    L'utilizzo dell'excipit per la tua chiusa è uno dei migliori dell'intero concorso.
    Bravo.
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    Un racconto drammatico, ben scritto, dove l'autrice riesce a far percepire al lettore quel sentimento di angoscia che pervade la moglie.
    Non c'è solo angoscia, ma anche speranza, la speranza di una moglie che non può arrendersi alla situazione.
    E poi smarrimento, per una situazione che nessuno può essere preparato ad affrontare.
    Nell'ultima parte, quando la coppia è in aereo e torna in Sardegna mi sono immaginato i due come dentro una bolla, una sorta di sospensione dalla realtà, mentre fuori da quella bolla la vita continua a scorrere normalmente.
    Un buon lavoro.
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    Ciao Pet,

    hai scritto davvero una bella storia, convincente.
    La lettura è piacevole, scorrevole, e la forma molto buona, senza errori di sorta.
    L'incipit è calzante, l'excipit forse un pò meno, ma su questo c'è da fare un commento sul finale che dirò dopo.
    La prima parte è perfetta, sin al punto in cui si fa la doccia, gestita benissimo.
    Anche il ricordo da bambina mi è piaciuto, quel suo ricordo del nonno(io ho interpretato così) intriso di magia. Questo tuffo nel passato però, che ti ripeto mi è piaciuto, con la sua aura magica crea un impercettibile stacco con la storia. Non so come chiamarla, una sorta di lieve dissonanza, non sgradevole, ma che si avverte.
    Poi c'è il finale. Io non sono un fanatico del lieto fine, e la reazione di Livia la capisco: si era davvero impegnata per regalare un sorriso a Mirna. E se ti tirano un uovo addosso ti possono anche girare. Che lei getti la spugna ci sta, ma sai qual è la sensazione visiva che si ha leggendo? O almeno io l'ho avuta così, ovvero che Livia chiama padre Emiliano appena ha ricevuto l'uovo in testa, lì su due piedi, d'impulso, con Mirna presente. Sarebbe stato un finale più armonioso lasciando tutto sul vago, giocando sul non detto. Io l'avrei immaginato così: Livia abbandonò la stanza con un forte senso di amarezza. Aveva sbagliato in qualcosa o con Mirna non c'era proprio nulla da fare? Pensò al loro rapporto e si chiese se magari non sarebbe stato meglio chiuderla lì. Forse non era così che dovevano andare le cose. Ma così stavano. "Nel complesso", rifletté, "sarebbero potute andare decisamente peggio".(Ho buttato giù le prime righe che mi sono venute in mente, giusto per darti il senso di ciò che ti volevo dire).
    Comunque lievi stonature o imprecisioni in una storia che ho davvero apprezzato molto. Brava Pet.
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    Ciao Tony,

    storia interessante la tua, che si legge con gusto dall'inizio alla fine. Io non ho trovato pesante neppure la parte centrale, tutto scorre in modo semplice e lineare.
    La critica che mi sento di farti(e te la faccio spesso)(ehi, ho aperto una parentesi anche io) riguarda la tua avversione per i dialoghi. Ho capito oramai che questa è la tua impostazione, ti piace scrivere utilizzando questo stile cronachistico, però l'utilizzo del dialogo potrebbe servire a fare sentire i tuoi personaggi più vicini al lettore, creare quell'empatia importante per il sapore della storia
    Simpatica e d'effetto la trovata di scrivere in più lingue quel "non ci sei mai" che le compagne rifilano inevitabilmente al tuo protagonista.
986 replies since 30/12/2013
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