Scrittori per sempre

Posts written by Esterella

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    Un racconto molto particolare, accostare un vampiro alla religione cattolica è una scelta coraggiosa. Il legame che dovrebbe legare le due parti non riesce ad essere soddisfacente .
    Qui più che vampirismo però sembra che ci si trovi a considerare una forma patologica curabile attraverso le trasfusioni.
    Ritroviamo la tua esperienza di vita come seminarista che però rimane sullo sfondo.
    Nel racconto c'è una una parte molto bella che riguarda il rapporto tra fratello e sorella che emerge intenso, ma delicato come quel mare ascoltato con la conchiglia.
    A rileggerti Marcello.
    :emoticons-saluti-6.gif?w=593:
  2. .
    Molto intenso questo racconto, le sensazioni della protagonista avvolgono, coinvolgono entrano dentro. Lei si guarda intorno, scruta nei ricordi, tutto è confuso nell' attesa in un ospedale dove qualcuno a noi caro lotta per la vita.
    Seduta su di una seggiola, forse era più lineare
    Seduta su una seggiola .
    Ottimo racconto, sei stata brava. :noviolence.gif:
  3. .
    CITAZIONE (Byron.RN @ 3/12/2020, 20:49) 
    A me questo racconto è piaciuto tantissimo.
    Si legge bene, è semplice, è costruito bene ed è avvincente. Leggendo la storia ti trovi a chiederti: il vecchio Simba guarirà dalla febbre? Riuscirà Nyah a trovare la strada per l'ospedale prima che faccia buio? E poi c'è l'appassionante racconto del vecchio a tu per tu col leone.
    Credo sia tutto davvero molto buono.
    Ti segnalo solo due piccole cose, due sole cose che nella lettura mi sono suonate poco bene.
    La capanna dove abitavano era distante, ma madre e figlio parevano maratoneti che si sfidano per arrivare al traguardo. Non mi piace molto questa similitudine, io la toglierei.
    In realtà il ragazzo non sapeva se credere o meno alla storia che il vecchio gli aveva raccontato, sembrava un sogno, ma una cosa gli era molto chiara il più forte trovava sempre il modo di decidere ed esprimere il proprio potere. Questo concetto espresso in questi termini da un bambino di 6 o 7 anni mi è parso subito troppo perentorio troppo risoluto, non molto credibile, io lo attenuerei, lo metterei in altri termini. Mi limiterei al concetto di forza, non di potere.
    Ti faccio tanti complimenti Esterella, la storia mi ha preso dall'inizio alla fine. Davvero una gran bella prova.

    Grazie Byron farò tesoro dei tuoi suggerimenti.

    CITAZIONE (Arianna 2016 @ 4/12/2020, 18:41) 
    Bel racconto, mi è piaciuto.
    Una storia dolce e anche raccontata in modo dolce. Sei riuscita a creare una particolare atmosfera.
    Complessivamente ben scritto. Ti segnalo qualche cosa da correggere:
    erano molto tempo= era
    definire: una= senza i due punti
    Simba nonostante l’età lavorava= Simba, nonostante l’età, lavorava
    non avere timore ci= non avere timore, ci
    Mamma che prepari= Mamma, che prepari
    poi rapito dal quello che stava raccontando aveva= poi, rapito da quello che stava raccontando, aveva
    giovane non= giovane, non
    Ero diventando= diventato
    molto chiara il più forte= molto chiara: il più forte
    Nonno ti ricordi= Nonno, ti ricordi
    niente accidenti= niente, accidenti
    raccontare devo= raccontare, devo
    Contento il ragazzo= Contento, il ragazzo
    fuori la capanna= fuori dalla capanna

    Davvero un buon lavoro.

    Grazie dell'accurata analisi del testo, contenta che tu lo abbia apprezzato.

    Grazie a genoveffa frau a dafne,speaking, e daxcosti per i loro commenti.

    CITAZIONE (mezzomatto @ 6/12/2020, 22:28) 
    Una serie di bozzetti di vita africana ben collegati fra loro diventano racconto che si legge facilmente. Un po' di suspense è dato dal buio che avvolge Nyah e dal delirio di Simba che sembra profetico, ma per fortuna non è. Per farne un vero racconto manca la tensione dell'obbiettivo che il protagonista (che non c'è) si propone di raggiungere. Questa mancanza di scopo e di conflitto fanno classificare lo scritto un bozzetto piuttosto che un racconto. Ben fatto, efficace, scorrevole.
    Stilisticamente non ci sono grossi rilievi da fare, qualche frase un po0 pesante, risolvibile con una attenta revisione. Piuttosto occorrerebbe variare il tono con la situazione. Nel deliro del nonno manca del tutto l'accento allucinatorio. Il suo è un racconto troppo da 'nonno e nipoti attorno al fuoco' Quì occorrerebbe concitazione, sincopi, animazione e anche incoerenza. E qui, in qualche modo, dovrebbe esserci l'elemento che induce a mandare Khamisi a scuola.
    Sono un po' stringato, non trovo altro da dire.
    Se l'autrice mi vuole fare domande specifiche, sono disponibile a rispondere, per quel che posso.

    Caro mezzomatto non avrei mai creduto che il mio racconto fosse un bozzetto, ma rispetto la tua opinione. Comunque in questo testo, come in altri racconti la protagonista è la famiglia nei suoi componenti evidentemente colpa mia se non sono riuscita a evidenziarlo.
    Grazie del commento.
  4. .
    CITAZIONE (NovelleVesperiane @ 2/12/2020, 12:16) 
    Immersivo. I colori, gli spazi, i vestiti e i suoni del posto sono ben descritti e ci trasportano subito nella regione dove é ambientato il racconto.

    Ho adorato la sequenza onirica del nonno. Buona anche la scelta del linguaggio: fruibile da tutti ma accattivante.

    Una prova ben eseguita. Complimenti.

    grazie novelle , sono contenta ti sia piaciuto.

    CITAZIONE (tommasino2 @ 2/12/2020, 17:00) 
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    Hai mostrato, con garbo, tutte le difficoltà, tutti i problemi, di chi vive in quel continente.
    Scrittura limpida, pulita, corretta.
    Il vecchio quando riconquista guarigione e lucidità non ricorda nulla.
    Ma ha il consiglio giusto per il ragazzo, il sapere ha più valore di ogni cosa.
    E non lo afferma per far colpo su di lui, ne è assolutamente convinto.
    Io no, non ne sono convinto.
    Ci vogliono altri meccanismi per allontanare quei popoli lontani in ogni senso, da fame, povertà, malattie, guerre.
    Ma questo è un discorso da approfondire da qualche altra parte.
    Godiamoci la saggezza del vecchio.
    Godiamoci l'istinto protettivo di una mamma.
    Godiamoci l'ingenuità disarmante.
    Di un ragazzo.
    Brava, Esterella.

    Tom hai centrato quello che il racconto attraverso questa famiglia in fondo a modo suo felice voleva dire

    la saggezza del vecchio.
    l'istinto protettivo di una mamma.
    l'ingenuità disarmante.
    che poi la scuola non rivolva assolutamente i problemi è un dato di fatto, ma in quel frangente il vecchio la pensava così.
    un abbraccio. :emoticons-saluti-6.gif?w=593:
  5. .
    Nonostante la crudezza della storia io trovo che questo racconto sia scritto magnificamente, le descrizioni, le sensazioni che fai provare al lettore specie nella prima parte sono uniche. La storia è bella e triste ,e si fa leggere con avidità.
    Una cosa non ho gradito molto di questo racconto è la parte finale. La chiusa era più pertinente dopo la fine della lettera di Agnes. Il mare avrebbe dato l' immagine finale.
    :noviolence.gif: Per il resto lo trovo un gran bel racconto. Complimenti.
  6. .
    La ludopatia è una malattia che assale le persone fragili, ho conosciuto una persona mite, buona. semplice che aveva una doppia vita legata al gioco. Il tuo racconto ci dice come può colpire in maniera inattesa , basta un pretesto , l' occasione. Scrittura lineare che accompagna la storia fino alla fine e ci sta ad hoc quel guizzo finale... Sono ancora vivo.
    La parte che mi ha convinto meno è quella della moglie che va via e lui sembra accorsene dopo molti giorni.
    Nel complesso un buon racconto. :emoticons-saluti-6.gif?w=593:
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    Una vacanza che non piace a nessuno, ma tutti tacciono e acconsentono credendo di essere nel giusto.
    un racconto leggero come ci si aspetta dal titolo, uno spaccato di vita che attira simpatia per quelle situazioni paradossali che a volte si verificano e rendono tutto tragicomico come la faccenda dei funghi.
    Linguaggio colloquiale, aderente al tema della storia molto probabilmente realtà romanzata.
    giusto inserimento incipit excipit.
    ti ho letto con vero piacere. un buon racconto.
  8. .
    Anna colpisce fin dalle prime pennellate con cui viene descritta. Ama i libri, la sua famiglia il padre l'ha abbandona. C'è una tristezza di fondo in questo racconto che si trascina mesta senza guizzi eclatanti,
    almeno fino alla decisione avventata di gettarsi sotto un treno, per fortuna c'è il lieto fine che guarisce le ferite e dona speranza.
    scrittura chiara, personaggi ben definiti.
    incipit ed excipit ben amalgamati. Un bel racconto.
  9. .
    Quasi una fiaba,accattivante, che fa sognare.
    Tenero il vecchio nella parte finale della sua vita che piange e ancora si fa coccolare falla tenera madre. Straordinaria la figura di Ariel eternamente giovane per troppo amore, instancabile e attenta resta accanto al figlio che la vita sta portando via.
    Intensi i personaggi, magica la storia benbinserita tra incipit ed excipit. Ottimo lavoro, complimenti.
  10. .
    Un racconto che si può considerare uno spaccato aziendale anni sessanta, in cui assistiamo all' arguzia di Mauro nel risolvere il caso degli stipendi.
    Scrittura chiara, lineare, personaggi adeguati al ruolo.
    Incipit ed excipit rispettati. Molto dettagliato e interessante la descrizione della cambiale, di cui adesso sappiamo qualcosa in più.
    Un buon racconto.
  11. .
    Un racconto che si legge con interesse soprattutto all' inizio quando conosciamo il protagonista Michele, il cui personaggio viene tracciato con garbo e ironia. La parte centrale è un po' pesante, forse mancano dialoghi .
    Il finale riprende la traccia iniziale con elementi ironici che chiudono la disavventura del protagonista.
    Incipit ed excipit funzionali al testo. Un buon testo. A rileggerti.
  12. .
    Una storia difficile da raccontare, ma tu hai saputo farlo in maniera eccellente.
    Hai evidenziato in modo molto coerente e decisa i personaggi di questa storia.
    Queste vite allo sbando fatte di violenza contro gli altri e contro se ste stessi, i piccoli furti, la ricerca dello sballo a tutti i costi sono elementi
    che raggiungono il lettore in maniera diretta, ma senza eccessi e danno modo di riflettere.
    Ottimo l'inserimento incipit- excipit.
    Complimenti.gif:
  13. .
    Una vita che ricomincia dopo molti fallimenti: il declino della vita coniugale, la delusione nel campo lavorativo.
    La storia è molto coinvolgente e il personaggio ben delineato , la forma ha delle pecche che ti hanno già evidenziato,
    solo aggiungo una piccola cosa al posto del 2 camere, 2 di notte valigetta 24 ore non userei i numeri ma le lettere, due camere, due di notte ecc.
    Il finale dolcissimo e pieno di speranza dà forza a tutto il racconto , si può ricominciare ed è bellissimo.
    incipit ed excipit si legano al tuo racconto in maniera eccellente.
    A rileggerti. :emoticons-saluti-6.gif?w=593:
  14. .
    Un racconto che parla delle nostre vite in questi tempi bui, fatti di paure e di speranze.
    Il racconto si legge molto velocemente, grazia scrittura scorrevole e accattivante.
    I personaggi ben caratterizzati, ognuno vive questo momento critico in maniera diverse se pure entrambi in uno stato ansioso, lei legge e s'informa, a lui manca la natura, le stesse differenze le troviamo nelle nostre famiglie , nelle nostre case e questo ci rende il tuo racconto molto familiare.
    Ben costruito tra incipit ed excipit e con un finale che apre alla speranza.
    "speriamo finisca tutto presto stiamo diventando gli spettri di noi stessi"
    Un abbraccio. :noviolence.gif:
  15. .
    La storia c'è ed è anche interessante. Sei stato bravo nell'inserimento dell'incipit, finora credo sei l'unico ad averlo scelto. L'impatto visivo penalizza molto il racconto i dialoghi hanno la funzione di dare respiro e di approfondire situazioni e particolari prova a riscriverlo andando a capo ogni volta.
    Mentre la prima parte scorre fluida, la seconda s'ingarbuglia in immagini e considerazioni non sempre condivisibili.
    "Non odiava i nazisti" è una frase molto forte che non trovo nel contesto del racconto una spiegazione coerente.
    L'excipit sembra scelto per forza di cose, ma ci sta un po' stretto.
    Sono certa che questo questo racconto possa migliorare molto e spero di leggere la tua nuova stesura.
    Un caro saluto. :emoticons-saluti-6.gif?w=593:
272 replies since 6/9/2020
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