Scrittori per sempre

Posts written by vivonic

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    Praticamente non ci racconti una storia, ma le riflessioni, o le emozioni per meglio dire, della tua protagonista non meglio definita.
    In fondo, a mo' di captatio benevolentiae, ci spari una mamma morta che farebbe piangere chiunque abbia avuto una mamma.
    La scena si svolge in terrazzo come potrebbe svolgersi all'interno, davanti a un camino, con la stessa coperta e lo stesso angolino tiepido.
    Le riflessioni altrui, per bucare lo schermo e arrivare al lettore, devono quantomeno essere supportate da una trama, da un messaggio, da un quid che catturi; che qui, purtroppo, manca.
    Non mi ha convinto.
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    Dal titolo e dalle prime righe ho immaginato mi stessi conducendo a parlarmi di uno stupro.
    Poi ho capito che stavi parlando proprio della patata, che da un po' di tempo va di moda tenere come pianta da appartamento. Invero, da interni, ma ci sta che la padrona di casa l'abbia voluta mettere all'esterno, chissà poi perché. Probabilmente per rispettare il tema del concorso :D
    Le immagini che ci regali sono di una delicatezza unica. Delle cento parole, nemmeno una congiunzione è messa fuori posto, o è inutile.
    Un lavoro da mano esperta, da Autore che può permettersi il lusso di scrivere di una patata e regalare emozioni a una platea che non può fare altro che applaudire.
    Capolavoro immenso.
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    Apprezzo un tocco di divertimento, meglio che in altri 100 che ci hanno provato, però non mi convince del tutto.
    Innanzitutto la forma: servirebbe un po' più respiro e qualche segno di interpunzione usato meglio.
    Poi non c'è il tempo per empatizzare con la signora, non è caratterizzata (e come potrebbe, in cento parole!): di conseguenza, davvero non si capisce se il finale volge al sorriso o alla rabbia per lo sfottò dell'assasino.
    Sicuramente non è da scartare...

    CITAZIONE (G.Leroux @ 1/10/2019, 11:38) 
    Lo trovo molto plausibile invece. Penso al suicidio di Monicelli, ad esempio. Una cosa di quel tipo avrebbe potuto scriverla lui, ad esempio.

    Ecco, poi leggo questo commento e vorrei restare a parlarne per ore.
    Credo che quello che dici sia assolutamente vero, e mi è venuta una punta di tristezza mentre sorridevo, al pensiero di Mario che lascia un biglietto del genere. :)
    Però la situazione è molto delicata. Chi si suicida, difficilmente è in vena di sarcasmo. E, se lascia un biglietto, la letteratura scientifica in proposito afferma che ci sono due sole possibilità rilevanti: accuse e scuse (senza ritorno, direbbe il Cantautore).
    Quindi, in questo 100, non potendo conoscere la Signora del sesto piano (che immagino essere un personaggio di Carmen Consoli, per forza), mi viene difficile giustificare la presenza di questo biglietto. A meno che non si tratti di una realtà onirica.
    Ma questo è un altro discorso...
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    Il titolo evoca una canzone di Ivan Graziani e Renato Zero, non so se per casualità o per rimando voluto. Sta di fatto che, se non avessi letto "sorella" nel titolo, avrei pensato a una coppia. E sai perché? Perché questa truffa delle nutelline è vecchia come il cucco, purtroppo anche a me è capitata "la fortuna" di vederla attuare (in effetti da una coppia di napoletani, anche se in questo caso il dialetto scelto ricorda Camilleri, e quindi il siciliano) e ti assicuro, Autore, che se stai lavorando e ti succede una cosa del genere non fa ridere affatto. Anche perché ci sono altri clienti che sentono, non tutti i receptionist possono avere la formazione adatta a gestire la cosa (pensa a quanti apprendisti e contratti a chiamata ci sono in un hotel), può succedere che intervengano le Autorità di igiene e di pubblica sicurezza...
    Insomma, non so perché hai scelto di raccontare questa "storiella" che tanto "ella" non è, ma non ho apprezzato.
    E non solo perché non capisco che cosa esattamente tu voglia comunicare, ma anche proprio come 100: dovresti raccontare un momento che catturi il lettore. Dopo la seconda scansione del tempo mi avevi già perso. E, oltretutto, non c'è il finale.
    Avrei preferito, come sviluppo della trama, che tu ti concentrassi o sul momento iniziale o su quello finale proprio.
    Anche i dialoghi non sono credibili: se la truffa è tale, la frase pronunciata dalla sorella non ha alcun senso. A chi lo dice che la nutella "scaduta era"? Chi la sente? Perde, di conseguenza, anche la caratterizzazione dei personaggi.
    Sperando di aiutarti in qualche modo, ti suggerisco di tenere presente, la prossima volta, sia che messaggio vuoi proporre sia di concentrarti su un evento preciso (o, meglio, un momento), in modo da emozionare il lettore: ché, con cento parole, non è cosa facile.
    Ti abbraccio.
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    Un 100 di non immediata comprensione, che richiede più di un passaggio. Io, di letture, gliene ho concesse cinque, e a un certo punto un commento lo dovrò pur fare.
    Troppo.
    Per un 100, è davvero troppo: è decisamente il finale di Melancholia, soltanto che Lars aveva avuto a disposizione due ore (noiosissime, se vogliamo) prima di giungere a quei dieci minuti finali di puro capolavoro mondiale.
    Qui non solo non c'è il tempo per sviluppare un pathos adeguato, ma soprattutto non si capisce come possa cadere la Luna per colpa della mano sciagurata dell'uomo. Una sovversione della fisica metaforica di cui proprio non riesco a cogliere il senso e che, di conseguenza, mi lascia più perplesso che emozionato.
    E, giusto per completezza, fatico a vedere il tema del concorso: sembra più una tragedia che una scadenza. Imprevista e irrisolvibile, non programmata e attesa.
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    Ritengo non ci sia coerenza tra la caratterizzazione del personaggio e il narrato.
    Seppur riscontro un certo interesse da parte dell'Autore nel voler trattare un tema difficilissimo e attuale, non posso dire che il 100 così com'è sia efficace; forse sarebbe stato meglio scegliere uno dei tre "momenti" presenti nella storia (le considerazioni preliminari, la condotta della protagonista, l'intervento dei Vigili del Fuoco) e svilupparlo: in cento parole si rende molto meglio se ci si concentra su un istante che se si vuole descrivere dei sentimenti maturati in tre anni dapprima, e in quelli a venire successivamente.
    Così com'è, il racconto non mi convince.
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    Anche questo 100 tenta di proporre un connubio tra i due temi, ma li rasenta appena entrambi, ed è difficile considerarlo coerente con gli stessi.
    La trama, poi, è troppo per sole cento parole. Non c'è il tempo di amare i personaggi, anche perché ci sono più descrizioni che emozioni.
    Per il mio gusto personale, un 100 deve puntare di più sull'immediatezza; forse soprattutto per questo il tuo lavoro non mi convince.
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    La prima impressione che si ha è di sentirsi soffocare, ma non è un qualcosa di positivo: il racconto, presentato così, soffre di almeno tre a capo e due virgole mancanti, che non agevolano una lettura che richiede all'incirca trenta secondi.
    Se si voleva rendere l'idea dei sentimenti del protagonista, in cento parole, si sarebbe potuto optare per un ritmo più serrato piuttosto.
    Il cambio di pdv è invece apprezzabile, e condotto anche abbastanza bene sul filo delle cento parole.
    E il messaggio che mi comunichi, così come lo ricevo io, non posso che condividerlo e farlo mio.
    Il fatto, poi, che alcuni commentatori prima di me non abbiano colto subito quello che ritengo fosse il senso che tu hai attribuito al tuo 100, non può che farti piacere: sei riuscito a spiazzare alcuni di noi ottenendo comunque di suscitare qualche emozione e regalare qualche riflessione.
    Piaciuto molto.
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    Sarebbe già un buon pezzo, scritto bene e nemmeno troppo forzato per le cento parole a disposizione.
    Però.
    Però è stato deciso di proporre un 100 a tema, e tu me li scegli (seppur il "terrazzo" un po' forzatamente) tutti e due: come non posso adorarti per questo? :)
    Poi io credo che un 100 debba raccontare un momento, comunicare una precisa emozione; e tu, Autore, riesci benissimo in questo.
    Complimenti.
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    Ho apprezzato il fatto che l'Autore abbia voluto dare un messaggio forte e attuale e, per farlo, abbia inventato una sorta di leggenda popolare (in cento parole!) che riesce a convincere un lettore alla ricerca di emozioni.
    Scrittura equilibrata e presentazione dal buon ritmo.
    Piaciuto.
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    CITAZIONE (Achillu @ 24/8/2017, 10:25) 
    Qui la d "euforica" mi serve proprio come aiuto al canto :)

    Vivonic? Hai voglia di dare anche il tuo parere sulla questione? Cantando, è più facile articolare lo iato o aiutarsi con la 'd'?

    Grazie mille Maripao.

    In realtà dipende dalla frase musicale, che non conosco.
    Ma quando scrivi una canzone molte regole saltano, figurati le d eufoniche che non sono neanche una regola grammaticale ma degli editori :D
    Più che altro non riesco a capire il fraseggio perché i versi sono molto sciolti; mi piacerebbe ascoltarla.
    Ma, per rispondere alla domanda sulla d: se l'hai messa, è evidente faccia parte della musicalità. Ti dà una sillaba in più: non puoi che lasciarla :)
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    Io ho adorato questo 100, tanto da spacciarlo per mio :D
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    I complimenti al vincitore vanno fatti di persona, non in un post generico.
    Complimenti, Tom. Un gran bel pezzo.
    Topolini e tafani difficilmente verranno dimenticati nella storia dei 100x100 di Sps. :tisupplico.gif:
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    Innanzitutto, complimenti vivissimi al vincitore Tom e ai due completanti il podio, che erano rispettivamente il mio primo e secondo posto.
    Mi dispiace, e davvero tanto, che nessuno dei primi cinque classificati sarà con noi ad Altopascio. La speranza di incontrarci in altre occasioni resta sempre molto alta.
    E un abbraccio a mangal, con il quale abbiamo condiviso questa nuova regola insieme a tutto lo staff e che ha sacrificato il proprio 100 in nome di quella trasparenza che non è mai mancata su Sps e che vogliamo sia evidente in tutti, in tutto quello che facciamo.
    A presto, con chi ci sarà.
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    L'autore, cara Lycia, non spiegherà proprio un bel niente :)
    Cui prodest? Ognuno è libero di ricavare quello che vuole, da ciò che legge. Se si è predisposti a un
    CITAZIONE
    Tema decisamente inflazionato e racconto, a mio modo di vedere, prevedibile

    , si leggerà quello. Se invece ci si sofferma di più sui dettagli, si può notare che in tutto il 100 vi è un solo pdv, e che ci sono parole che vanno probabilmente in altre direzioni: i dettagli dei colori, l'assenza di
    CITAZIONE
    seno e chiappe

    volute da Achi in contrasto con quelle
    CITAZIONE
    ginocchia bianco latte, voglio dire, una è tutta bianco latte, non penso abbia solo le ginocchia.

    sottolineate da Fante. O ancora, verbi come "nascosti", "rincorrerci tra i rovi" (Caspio che "gioco divertente"!), "soffocate", "TI amavo"... E le lacrime di gioia: ma quanti di noi hanno mai pianto mentre fanno all'amore? Succede davvero?

    Lycia, qualcosa te l'ho detta :P
    Ma una cosa voglio dirla espressamente, anzi due. La prima è un grazie immenso a Triss che, dopo una pagina di commenti tutti uguali, ha avuto il coraggio e forse la pazzia di proporre un commento diverso dagli altri, cambiando un po' il tenore dei commenti che mi stavano frustrando parecchio, a cominciare dal sempre attento Fante:
    CITAZIONE
    Mo mi fate venire il dubbio che sia in realtà una violenza.
    Eh ma così cambia tutto.
    Uffa.

    Un doppio grazie, in realtà: perché ad avere in casa un Autore che partecipa al concorso e vuole scoprire quale racconto hai scritto, è difficile riuscire a ingannarlo. Stavolta gli ho proprio detto che mi aveva riconosciuto, sì: il mio racconto era "Comizi d'amore", e l'ho spacciato per mio fino a ieri sera :D In questo modo, ho evitato la sua caccia al mio 100 e ho anche goduto di un commento bellissimo (anche se poi non mi ha votato :D ).
    L'altra cosa la voglio dire a Constance:
    CITAZIONE
    Anche la mia interpretazione viaggia in maniera diversa dalle opinioni espresse fino ad ora, quindi taccio anch'io.

    Perché? Io non posso mettermi a proporre interpretazioni: è il mio racconto e c'è l'anonimato, sarebbe scorretto e vigliacco, da parte mia.
    Ma tu sì che potevi, e magari avresti acceso un po' la discussione come è successo da Triss in poi.
    Non tacere, la prossima volta :)
3643 replies since 30/1/2012
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