Scrittori per sempre

Posts written by Esterella

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    Un racconto che fa piacere leggere con quella vena ironica e scanzonata.
    Il personaggio del gatto entra subito nelle simpatie del lettore e non lo delude mai.
    Scrittura semplice, ma chiara e scorrevole che accompagna piacevolmente la lettura.
    Ottimo lavoro. :emoticons-saluti-6.gif?w=593:
  2. .
    Un racconto con sfondo storico scritto con un linguaggio raffinato ed elegante.
    I dialoghi sono ben orchestrati e impreziosiscono la narrazione.
    Il ballo nell'atmosfera ottocentesca che precede la battaglia è un elemento che compare come anche in qualche film ad affermare una sorta di tregua dal campo di battaglia durante il quale i soldati si riposavano e divertivano.
    Intuitive e molto efficaci le caratteristiche dei personaggi: il sovrano ci appare dall'alto della sua vanità, del suo l'orgoglio, non ammetterà mai la sconfitta, ma alla fine avrà troppe immagini di morte da cancellare.
    Rispettati incipit ed excipit.
    Complimenti.
  3. .
    I bambini... per fortuna che ci sono. Tenerissimo il tuo racconto che trascina il lettore insieme a te nel magico mondo dell'infanzia, ingenuo e pieno di magia.
    Il protagonista è un ragazzino d'altri tempi che ritroviamo seduto da un barbiere su un cavallo di ferro a stringere saldamente le redini e ci vien voglia di abbracciarlo.
    La storia di accorciare le frange del tappeto che lui non sa essere prezioso, commuove. I giochi un tempo erano fatti di cose semplici, inventate magari sul momento con voli di fantasia.
    Grazie per questo racconto, forse fatto anche di ricordi personali che sei riuscito a rendere perfettamente.
    Ottimo lavoro <3 :emoticons-saluti-6.gif?w=593:
  4. .
    Piaciuta la storia di Adelaide che confida a un amico virtuale cose che non direbbe a nessuno, le sue delusioni, le sofferenze .
    Raccontare a qualcuno che non si conosce è come parlare a un altro se stesso ascolta attento e cerca di consolarti.
    Una scrittura fluida che scivola bene nel racconto senza intoppi di alcun genere.
    Personaggi ben delineati. Colpo di scena finale che non ti aspetti.
    Buon innesto di incipit ed excipit nel racconto. Ottima prova.
  5. .
    Un racconto bello efficace che ti entra dentro, figlio dei nostri giorni. Cercare quelle piccole felicità che fanno star bene quando tutto intorno va a rotoli è essenziale. Certo è bello pensare che esistano persone come il prete e il tuo protagonista che diventano supereroi che nutrono l'anima . ben tratteggiativi protagonisti, mi è piaciuto anche l' inserimento dell' orto come cura della malinconia. Racconto ben inserito tra incipit ed excipit . complimenti.
  6. .
    Una trama poliedrica con tante sfaccettature.
    Una donna che dalle premesse dovrebbe bastare a se stessa ma non rinuncia all'altro sesso e di fronte all'uomo affascinante, ma gay resta spiazzata.
    La depressione credo derivi da molte concause che forse avresti dovuto evidenziare, il non avere certezze ad es. una persona che ti ama incondizionatamente o una fede religiosa salda.
    Il Camerun credo l'abbia attratta come avventura e diventato poi essenza di vita.
    Il personaggio è ben delineato, caparbio, ostinato caratteristico di un indole forte, il linguaggio scorrevole e si legge piacevolmente.
    :noviolence.gif: Un ottimo lavoro.
  7. .
    Un racconto ben costruito, con un fascino oscuro adatto al genere che vuoi rappresentare. Bene inserito tra incipit ed excipit.
    Una scrittura incisiva, che affascina per le descrizioni. che sostiene la stabilità di una trama che vuole stupire il lettore con colpi di scena ,la vedova diventa donna perversa e poi continua ancora in un gioco di ruoli e di parti sapientemente costruito scopriamo una contessina morta secoli prima che deride il dongiovanni col taccuino.
    Pur essendo un tipo di narrativa che non amo sono rimasta molto colpita dal modo in cui riesci a coinvolgere lella tua storia.
    Complimenti. :emoticons-saluti-6.gif?w=593:
  8. .
    In questo racconto c'è un incontro di culture e c'è l'amore per l'Africa che resta dentro come una malia.
    Nella prima parte le tre candidate al ruolo di moglie vengono descritte in maniera molto colorita dal vecchio che dopo aver vissuto tutta la vita in Kenya ne ha ormai ha assimilato gli usi e i costumi e si sente ormai parte di quel mondo che ha conosciuto da giovane e dal quale non si è più allontanato. Una scrittura chiara e godibile accompagna il lettore durante tutta la stesura del racconto.
    I due protagonisti sono ben delineati, mi piace pensare che Zamani , che significa vecchio in swaili rappresenti lo spirito del passato che condivide le sue esperienze con il giovane Tofu, che raffigura Sasha, lo spirito del futuro. L'amicizia tra i due è come la compenetrazione del passato nel futuro , dal vecchio il giovane attinge facendo tesoro della sua esperienza, e a sua volta il vecchio trova nell'energia del giovane la forza per reagire alla vita che scivola via.
    Il valore degli affetti si concretizza nella realizzazione della capanna masai e nel lascito dell'eredità,
    in qualche modo nel futuro ci saranno tracce del vecchio Zamani.
    Incipit ed Excipit risultano sono adeguati al racconto. :noviolence.gif: :emoticons-saluti-6.gif?w=593:
  9. .
    Molto delicato questo racconto . Due adolescenti legati da profonda amicizia e una ragazza che piace a entrambi si ritrovano in una storia reale e per questo che non ha una vera trama, ma è fatta di momenti ,di frammenti, di sensazioni a pelle, come la musica in sottofondo, i baci, che riempiono la storia di armonia. C'è tanto amore in quel dire "nonno mio" e tanta tristezza nella vita della ragazza che il padre ha abbandonato.
    I due ragazzi mostrano di essere maturi per la loro età e di certo quella esperienza resterà nelle loro vite.
    il tuo personale modo di raccontare fatto di immagine rubate a ricordi reali o inventati è sempre particolare ed originale.
    Un gran bel racconto Tom. <3
  10. .
    CITAZIONE (Gianfranco39 @ 30/11/2020, 16:42) 
    Bella l’idea di ambientare il racconto in Africa. Descrivi bene luoghi e costumi, che conosco molto bene grazie ai diari, corredati da fotografie, che un caro amico mi inviò durante i mesi che trascorse presso una missione in Congo. Purtroppo, il racconto soffre della fretta con cui lo devi aver scritto. A mio avviso, ad esempio, il racconto del nonno avrebbe meritato un commento più approfondito e così altri punti, che mi sembrano accennati e poi lasciati in sospeso. Quando, dopo che l’avrai ripreso in mano e l’avrai sviluppato e ripulito, sarò felicissimo di leggerlo, perché ritengo che abbia un alto potenziale. Brava comunque.

    Grazie per il commento e per le osservazioni Gianfranco, spero di riuscire in seguito a dare corpo a tutte le straordinarie sensazioni nate dalle immagini trasmessemi al telefono da mio figlio mentre in uno sperduto villaggio dell'Africa si recava sopra l'unica collinetta dove prendeva il wifi per poter parlare con me. Un abbraccio. :noviolence.gif:

    CITAZIONE (_kiriku_ @ 30/11/2020, 17:17) 
    In questo racconto ho ritrovato il volto sofferente, e al contempo sorridente, dell'Africa che, insieme ai tramonti fugaci, ai leoni e alle mandrie, rende l'Africa il luogo che più amo al mondo e in cui ho lasciato il cuore.
    Ho rivisto i colori del mercato, la vivacità della contrattazione, l'odore dolciastro della frutta lasciata al sole e le donne della Tanzania con i loro bambini fasciati alla schiena.
    Ho sofferto con Simba i brividi e le allucinazioni della febbre e ho tremato con Nyah nel buio della notte senza luna, territorio di prede ma, soprattutto, di predatori.
    Ho apprezzato tantissimo che il vecchio, la cui vita è stata segnata da un giovane leone maschio a metà tra sogno e realtà, si chiami proprio Simba.
    Non saprò mai se l'episodio del leone sia accaduto davvero, ma mi piace pensare di sì.
    Ci sono alcuni refusi, dati sicuramente dalla fretta, ma nulla di grave.
    E' un ottimo racconto.

    Kiriku. Con un nick del genere non potevi non amare l'Africa. Conosco da decenni la bellissima fiaba africana di Kiriku, la raccontava mio marito ai suoi alunni delle elementari e la racconta ancora.
    Ti ringrazio per il tuo bel commento, troppo buona , avrei potuto e dovuto fare di più , ma lo farò certamente dopo la gara. Intanto contentissima di averti trasmesso le sensazioni che avevo in mente .
    Un abbraccio. <3 :emoticons-saluti-6.gif?w=593:
  11. .
    Ciao solenebbia. Un racconto intricato, che si dipana fino a un furto con delitto.
    Forse hai messo un po' troppi elementi, l'amante dell'amante ha solo lo scopo di accentuare la perversione Marco e dello stesso Carlo.
    Le caratteristiche di personaggi sono solo sfiorate come ad es. la moglie o il fidanzato di Marco che compare solo sullo sfondo.
    Riesce comunque ad attirare l' attenzione del lettore e a incuriosire. A rileggerti.
  12. .
    Storia molto triste raccontata con un garbo infinito. Cara Genoveffa con la sua scrittura semplice ed efficace prendi per mano il lettore e lo conduci, lo fai partecipe delle emozioni, della tristezza e anche della speranza.
    Molto vera la faccenda dei numeri, quanti minuti con gli occhi fissi sul diplay luminoso ad aspettare quel numero e l'ambulatorio dove effettuare la visita, la realtà appare lì con le sue sfaccettature e l'attesa e la voglia di lottare nelle parole di Giuliano, in quell'amore che fa vivere l'immensità di un attimo. Complimenti per questo bel racconto. <3
  13. .
    Un racconto struggente che tratta la violenza sulle donne. La protagonista ben delineata ci appare in tutta la sua fragilità che poi si trasforma in forza per riscattare se stessa e aiutare chi come lei vive in un incubo di quotidiana infelicità La scrittura è fluida e accattivante, le parole crude, perchè la storia lo è, cruda e crudele.
    Bello il messaggio di Adelaide che vuole fermare la mano delle donne prima che diventino loro stesse da vittime in aguzzine.
    L'incipit e excipit sono ben incastonati nella storia.
    Ottimo racconto. :emoticons-saluti-6.gif?w=593:
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    CITAZIONE (Petunia @ 30/11/2020, 15:19) 
    Ciao a Ester.
    Un racconto piacevole da leggere, uno stile adatto per adulti e ragazzi. Trovo che tu abbia ben utilizzato le tracce sia dell’incipit che del l’excipit, tessendo una “storia buona”, un genere di formazione.
    Una luce negli occhi che assume nel corso della storia tutti i colori dell’iride.
    Ho apprezzato la cura che hai messo nel cercare di descrivere una realtà tanto diversa dalla nostra, sia nella ricerca dei termini utilizzati, dell’abbigliamento, dei cibi e delle attività.
    La formattazione rende agile la lettura che presenta una buona alternanza tra dialoghi e narrato.
    Non sempre fluida e scorrevole la forma. Ti segnalo alcune cose che ho notato.

    CITAZIONE
    Sua madre aveva lasciato questa terra da tempo e la giovane donna sentiva la mancanza della sua guida che si era mostrata a volte autorevole, ma anche amabilmente affettuosa. Suo marito e i figli più grandi erano lontani a cercare fortuna in Europa, ed erano molto tempo che Nyah non aveva più loro notizie. La sua era quella che si poteva senza dubbio definire: una famiglia povera e infelice, ma negli occhi delle persone che vivevano in quella capanna non c’era rabbia o sconcerto per una misera condizione, anzi a volte sui loro volti spuntavano sorrisi e gli occhi si rivestivano di luce.

    Un utilizzo sovrabbondante dei possessivi rallenta la lettura.
    amabilmente affettuosa è un po’ ridondante. Toglierei l’avverbio

    CITAZIONE
    Indossò i suoi kanga colorati, uno come gonna e l’altro avvolto intorno al busto e si avviò al mercato aiutata da Khamisi. Spingendo insieme un carretto che avevano caricato di frutta e verdura, si avviarono al mercato.

    Qui c’è una ripetizione.

    CITAZIONE
    Prima di andar via si rivolse al bambino, che la guardava incuriosito: erano pochi i bianchi che riusciva vedere giù al villaggio.

    Questa frase mi ha costretta a rileggere il racconto dall’inizio. Scritta in questo modo sembra che il bambino abbia la pelle bianca e non mi pare che sia così.

    Sempre molto attenta nei particolari, sai essere di grande aiuto nei commenti. Grazie Pet. :emoticons-saluti-6.gif?w=593:
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    CITAZIONE (Stefia @ 30/11/2020, 11:45) 
    Ci sono alcune frasi che ho trovato un po' pesanti da seguire come questa:
    "Dopo aver accudito il vecchio tutta la notte, dandogli da bere decotti medicamentosi e avergli bagnato la fronte, continuamente, con pezzuole umide per far scendere la temperatura, Nyah disse:"
    e qualche ripetizione come questa:
    "...e si avviò al mercato aiutata da Khamisi. Spingendo insieme un carretto che avevano caricato di frutta e verdura, si avviarono al mercato.
    Si avviano due volte al mercato in due frasi contigue, ma questa, sono sicura, è una mancata rilettura ;)
    La storia è bella e lo stile è abbastanza scorrevole: sei riuscita ad accalappiare il lettore e invogliarlo ad arrivare fino in fondo per vedere come va a finire.
    Non sto a sindacare la veridicità dei fatti, ovvero se sia più o meno facile che un bambino venga invogliato a seguire la scuola piuttosto che aiutare a raggranellare il pranzo, perchè non ne ho idea, ma la storia mi è piaciuta e sia incipit che excipit sono ben amalgamati.
    Buona prova.

    Grazie Stefia per aver evidenziato cose che avevo notato , ma purtroppo era troppo tardi per poter correggere. La mia dissennata impulsività mi ha spinto a inviare subito, credo tra i primi, spinta dall' entusiasmo. Spero che altri mettano in luce altre carenze in modo da poter migliorare questo racconto che mi sta molto a cuore. Contenta che la storia ti sia piaciuta. Un abbraccio.
272 replies since 6/9/2020
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