Scrittori per sempre

Posts written by B&S

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    La figura di zamani mi resta nel cuore, un uomo che ha compiuto delle scelte temerarie ma che ha ricevuto in cambio grande affetto.
    Questo racconto ha la particolarità di essere delicato e nonostante questo di trasmettere dei messaggi con forza.
    C'è il coraggio di zamani, l'altruismo innato di Kofi e dei suoi amici, l'ambientazione che porta il lettore nel Ranch, il profumo dell'africa che arriva tra le righe.
    Poi certo ci sarebbe qualcosina da sistemare, ma poche cose. Più che altro dargli più respiro, al di fuori dei paletti di flash, ampliare la storia per darle quel guizzo aggiuntivo.
    Ho apprezzato i dialoghi che ho trovato gestiti bene, e quindi ti suggerirei di ampliare la costruzione della capanna Masai attraverso dei dialoghi tra Kofi e i suoi compagni.
    Un gran bel lavoro.
    Ele
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    Bene bene bene.
    Racconto moooolto divertente.
    Ho trovato Sandrone il re della festa, se così lo vogliamo chiamare.
    Lui è il personaggio che spicca meglio tra tutti quelli che mi hai presentato. il racconto scorre bene così, gli altri personaggi mi va benissimo che non siano eccessivamente caratterizzati, trovo anzi che dai vari episodi si riescano a comprendere abbastanza bene i loro caratteri.
    La storia ha del fantozziano ma senza esagerare (io odio Fantozzi, perdonatemi), diciamo il giusto per rendere tutto divertente ma senza renderlo troppo grottesco.
    Penso che a ognuno sia capitato un viaggio disastroso nella sua vita, un viaggio nel quale ci hanno trascinato controvoglia e che abbiamo affrontato già con le balle girate; e quelle balle girate hanno reso la vacanza un susseguirsi di enormi delusioni.
    Oltre alla serpeggiante ironia c'è un sotto testo che mi racconta che la vacanza di questa famiglia va male perché nessuno la voleva fare, e come spesso accade invece di prendere il buono da un'esperienza mediocre si rende l'esperienza almeno un inferno, in modo che una vacanza così non possa ricapitare mai più. Mi sono spiegata? Lo spero, oggi mi sento un po' confusionaria.
    Io non ho mai raccolto funghi, solo castagne more e lamponi.

    A rileggerti volentieri
    Ele
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    Ciao Byron.
    Cominciamo dal titolo, che è adorabile.
    La storia è semplice, il protagonista un personaggio nel quale tutti in modo più o meno profondo ci possiamo identificare, i sentimenti e le buone intenzioni sono il fulcro centrale.
    Penso che sia un racconto che ha bisogno di più spazio, spazio per inserire le sfumature che sono parte integrante degli essere umani, anche i migliori di loro. Vorrei leggere in questo pezzo un lavoro di approfondimento, perché so che puoi farlo e che questo pezzo lo merita, merita che tu ci scavi e che mi tiri fuori i personaggi al 100 per cento con tutte le loro umanissime sfaccettature.
    Nel finale fai un po' di questo lavoro ma io voglio vederne di più, liberali i tuoi personaggi, togli loro le briglie. Non avere timori.
    Un gran bel lavoro che ha un potenziale aggiuntivo notevole.

    Ele
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    Ciao Tony.
    Il tuo racconto ha un ottimo sprint iniziale e un finale che mantiene la vena ironica che ti contrddistingue.
    Nella parte centrale arranca parecchio, a mio avviso dipende dall'assenza di dialoghi. La parte centrale diventa così uno spiegone infinito di quello che è successo, appiattendo le vicende.
    E penso che sia davvero un peccato. Coi dialoghi mi avresti mostrato non solo il punto di vista del tuo protagonista, ma anche come sono le sue interazioni con il mondo che lo circonda e che continua a "fregare".
    In sintesi lo considero un racconto riuscito a metà, con un'idea interessante e con ottimi spunti, che si affloscia un po' nella parte centrale. Un paio di dialoghi botta e risposta ben posizionati darebbero un bello sprint a tutto il pezzo
    Ele
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    Bene Ste, intanto sottolineo la gioia di leggerti dopo tanto tempo.
    Pezzo brioso, spiritoso e ben condotto.
    Il campionario umano maschile che ci proponi è la dura e crudele realtà, e fa sorridere molto nel tuo pezzo ma spinge anche alla riflessione.
    I personaggi sono umani e ironici al punto giusto, ben caratterizzati; ben condotto lo Speed date (onestamente non ho mai partecipato a una cosa del genere, un tempo ero davvero troppo timida per una cosa così e invece adesso se dovessi rimanere single sarei troppo stronza per una cosa del genere - non sono per le vie di mezzo, ecco).
    Ti dirò, non mi sarebbe dispiaciuto che tu mi presentassi ancora un paio di uomini, non per forza catastrofici ma anche solo mediamente mediocri :) giusto per farmi due risate.
    La svolta ha il suo perché, forse lo spiegoncino finale lo avrei saltato e lo avrei fatto arrivare al lettore diversamente, ma sottolineo forse perché va benissimo anche così com'è.
    Scrivere con ironia lo trovo molto complicato, una grande impresa, ma tu ci sei riuscita alla grande in questo pezzo.
    Brava.
    Ele
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    Bentornato Gipo!!

    Ho apprezzato molto il tuo racconto.

    Mi ha fatto tornare in mente un piacevole romanzo letto tempo fa, Le disavventure di Margaret di Cathleen Schine; specialmente il tuo protagonista mi pare un po' svampito come lo era questa Margaret.

    Marcus mi sembra un uomo che vive nella sua dimensione e che non si accorge di quello che gli accade intorno, Adele è costretta a dargli degli indizi perché lui possa svegliarsi un po'.
    Be', direi che succede spesso per quanto sono certa che gli uomini del forum si sentano più ricettivi di Marcus, ma capita: gelosie inutili in momenti a caso e poi alla resa dei conti non ci si accorge di nulla.

    La storia è condotta bene e i personaggi sono intriganti sia in quello che mi racconti sia nell'immaginario che mi creo da lettrice.

    CITAZIONE
    Il potere delle parole e della letteratura. Adele aveva avuto il suo Vronskij suonava molto meglio che dire che Adele avesse avuto un amante.

    Questa la sintesi perfetta di come vedere il bicchiere mezzo pieno e sorriderne.

    Piaciuto molto :).

    Ele
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    Ciao Vittorio,
    ho trovato aspetti molto positivi nel tuo pezzo.
    La struttura circolare mi piace, è nelle mie corde e mi è capitato di utilizzarla ma, come ti ha fatto notare Caipiroska, in questo caso sono presenti piccole incongruenze che destabilizzano il lettore.
    Quindi sicuramente ti consiglierei di lavorare sulla parte iniziale e su quella finale. Definire meglio Daniela, introdurre meglio il passaggio tra presente e ricordo del passato e amalgamare meglio il tutto.
    La parte del ricordo è piacevole, credibile e davvero ben condotta. Meno stringati capo e coda, dai al lettore la possibilità di capire anche il protagonista presente, non solo il suo ricordo bambino.

    A rileggerti
    Ele
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    Racconto ben costruito e ben condotto, atmosfere cupe e personaggi lugubri meschini e dalla doppia natura che si incontrano. Ci rimette ovviamente colui che della meschinità e della vigliaccheria in amore ha fatto il suo baluardo, e ben gli sta oserei dire. :)
    Ho trovato un registro narrativo coerente con la storia che ci hai presentato, forse non è troppo originale ma ha il grande valore di essere coerente in tutto il suo svolgimento, linguaggio ambientazioni e anche i personaggi creano un'atmosfera gotica che serpeggia inquietante fin dalle prime righe.
    Il protagonista poi ha quella patina di antipatia spalmata addosso( e spalmata su quel taccuino spregevole) che si parteggia totalmente per la Contessina Loomcastle.
    Lettura apprezzata.
    Ele
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    Ciao Pet,
    hai saputo presentarci due personaggi ben tratteggiati e vividi.
    La storia è semplice e si snoda con coerenza, il tuffo nei ricordi di Livia davvero una perla.
    Il racconto ha una bella struttura solida, la storia e i punti cardine sono stabiliti.
    Personalmente avrei voluto avere una visione più ampia della scenata finale.
    Livia fa tanto per cercare di far uscire Mirna dalla sua condizione, eppure dopo 3 mesi di rapporto bruciano tutto con una sceneggiata che non mi fai vedere se non per sommi capi.
    Altrimenti devo pensare che tutto l'impianto esterno Mirna Livia fosse un'espediente per raccontarmi la storia di Livia bambina, e so che non è così.
    Darei uno spazio più ampio al finale, per chiudere in bellezza :).
    Ele
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    Ciao Dax,
    mi trovo in linea con i commenti precedenti.
    Tempi verbali punteggiatura e forma vanno revisionati con estrema cura.
    Ti consiglio, per cominciare ad amalgamare per benino il testo, di scegliere un tempo verbale e applicarlo a tutto il racconto, andando poi a correggere successivamente eventuali periodi che parlano con tempi verbali differenti.
    La storia c'è, il messaggio arriva chiaro nonostante la forma traballante, e questo è molto importante.
    A rileggerti
    Ele
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    Parliamo subito del colpo di scena; fulmineo come un messaggio che viene prontamente cancellato, ci apre la porta su una storia che deve ancora arrivare. Non male ma forse ne avrei disseminati un paio in tutto il racconto, qualche piccola incongruenza che creasse una sottotraccia "vedononvedo".
    La storia è condotta bene, a parte un po' di confusione nella formattazione che crea inciampi nella lettura.
    Una buona prova, personalmente penso le manchi quel guizzo per renderla indimenticabile.
    A rileggerti
    Ele
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    Oh eccoci qui.
    Un amore giovanile finito male (la richiesta di rimanere amici penso sia una delle peggiori in caso di chiusura di una storia, fa il pari con "non sei tu, sono io") del quale ci racconti la storia.
    Divertendo e regalando immagini ironiche e nitide.
    Vivere con un po' di ironia è una delle poche armi che ci rimane per non soccombere. Sapersi prendere in giro, che si traduce anche nel saper prendere in giro la propria vita e le proprie esperienze, è la chiave per passare a un nuovo livello di evoluzione. Bravo :).
    Piaciuto.
    Ele
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    Cara Dafne, dissento solo sul fatto che a 14 anni non si legga Anna Karenina. Come il discorso sulla diffusa e celata ingenuità dei 16 anni esiste anche la compulsione romanzesca che si può contrarre dai 12 anni in su. Incurabile.

    Ma torniamo seri.
    Registro narrativo perfetto, adatto a tutte le età.
    Riesci a presentarmi Anna e mi ci affeziono anche un po'. Da zia, da mamma, da sorella
    La storia è semplice, certo, ma piena di sfaccettature che rendono l'umore della protagonista non proprio natalizio.
    Io me lo ricordo com'era avere 16 anni. Penso che l'adolescenza sia stato davvero il periodo peggiore della mia vita; tutto quello che succede intorno a te, accanto a te o a te direttamente non riesci ad accettarlo serenamente. Diventa sempre tragedia.
    E allo stesso modo basta un raggio di sole per riportare il buon'umore.
    Ha saputo raccontare molto bene queste sensazioni.
    Brava.
    Ele

    Edited by B&S - 6/12/2020, 11:24
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    Cara Caipi
    ma che bel racconto :). Mi ha subito affascinata dalla prima lettura, e più lo leggo e più mi piace,
    Mi sono sempre domandata anche io cosa c'è dopo il :e vissero per sempre felici e contenti.
    Forse perché le favole sono sempre state lontanissime dalla mia realtà ma vicine alla mia fantasia.
    Ariel è uno dei miei personaggi prediletti e tu hai saputo renderla concreta nel mondo reale con tutte le sue peculiarità.
    Hai saputo renderla umana e renderla parte degli esseri umani. La custode dei suoi amori finché c'è vita.
    Il finale di Ariel non esiste, lei non è destinata a finire ma solo a veder finire gli altri. Straziante e intenso.
    Brava Caipi, un lavoro splendido.


    Ele
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    Ciao Solenebbia,
    su refusi e tempi verbali ballerini ti sono già stati forniti abbondanti consigli quindi non mi soffermo.
    Parliamo invece della storia che ha delle pecche. In primis la mancanza di una struttura solida che tenga su tutto l'impianto. I personaggi non vengono caratterizzati a sufficienza e quindi i loro gesti non sono pienamente comprensibili al lettore. Ci sono descrizioni che potresti tranquillamente tagliare/asciugare/eliminare (non aggiungono nulla alla struttura essenziale del racconto, e arricchire la storia inserendo tratti caratteristici dei tuoi personaggi. L'incontro tra Carl e la moglie che proponi all'inizio lo proponi per quale motivo? Per far sapere al lettore che Carl ha una moglie per agganciarti all'incipit? E allora elimina dei particolari.
    Devi stabilire cosa vuoi raccontare ed eliminare il troppo che non serve alla tua storia.
    Su questo pezzo c'è molto da lavorare, potenzialmente potrebbe prendere il volo.
    Ele
2765 replies since 30/12/2011
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